Brizinae (Tzvelev, 1968) è una sottotribù di piante angiosperme monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (o Gramineae, nom. cons.).
Etimologia
Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Briza (L., 1753) la cui etimologia è spiegata dalla parola greca "βρίζειν, brizein" (= dormire, annuire) ed è in relazione alle spighette di queste piante che pendono (e oscillano) su lunghi gambi. Tale nome fu usato per la prima volta da Galeno (Pergamo, 129 – Roma, 201 circa), un medico e farmacista greco antico, per alcune specie di cereali (forse il segale).
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico contemporaneo Nikolai Nikolaievich Tzvelev (1925-2015) nella pubblicazione "Botanicheskii Zhurnal. Moscow & Leningrad" (Bot. Zhurn. [Moscow & Leningrad] 53: 310. 5 Mar 1968) del 1968.
Descrizione
Portamento
Il portamento delle specie di questo gruppo in genere è cespuglioso con forme biologiche tipo emicriptofite cespitose (H caesp) per cicli biologici perenni o terofite scapose (T scap) per cicli biologici annuali. I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda; sono eretti (nudi per buona parte) e a volte possono essere gracili. In queste piante non sono presenti i micropeli.
Foglie
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
- Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e in genere è priva di auricole.
- Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata; in Airopsis è allungata.
- Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e piatte; può essere convoluta.
Infiorescenza
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, terminali, in genere sono ramificate e sono formate da alcune (o molte) spighette pedicellate ed hanno la forma di una pannocchia contratta con rami capillari. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. I pedicelli delle spighette sono filiformi.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, quasi sferiche e lievemente compresse oppure con forme da ovali a ellittiche, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da due fiori in Airopsis e da 3 a 12 in Brixa. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sopra le glume o tra i fiori. Non è presente un'estensione della rachilla.
- Glume: le glume, con forme emisferiche e apici ottusi, sono più lunghe dei fiori in Airopsis e più corte in Brixa. Le glume sono tri-pentanervate.
- Palea: la palea è un profillo con due venature; può essere cigliata.
- Lemma: il lemma, con forme da orbicolari a ovali e apice ottuso (in Briza è gonfiato con base cordata), termina con tre larghi lobi; a volte è pubescente. Non è presente una resta. I lemmi sono 5-11-nervati.
Fiori
I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
- Formula fiorale:
- *, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
- L'androceo è composto da 3 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
- Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, breve, è unico con due stigmi papillosi e distinti.
Frutti
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ellittiche (più o meno paffute), nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è arrotondato oppure da ellittico a lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.
Biologia
Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama; gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La sottotribù ha un areale mediterraneo.
Tassonomia
La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, la sottotribù Brizinae fa parte della tribù Poeae, sottofamiglia Pooideae.
Generi
La sottotribù si compone di 2 generi e 6 specie:
- Airopsis Desv., 1809 (Una specie: Airopsis tenella Coss. & Durand)
- Briza L., 1753 (5 spp.)
Filogenesi
La sottotribù Brizinae fa parte della tribù Poeae Dumort., 1824 e quindi della supertribù Poodae L. Liu, 1980. La tribù Avenaea (formata da diverse sottotribù suddivise in diverse supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae). All'interno della tribù, la sottotribù Brizinae appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 1 ") e in particolare alla supersottotribù Agrostidodinae (Soreng, 2017) insieme alle sottotribù Echnopogoninae, Calothecinae e Agrostidinae.
All'interno della supersottotribù le Brizinae occupano una posizione "basale" (sono state le prime a divergere evolutivamente), mentre i due generi della sottotribù, alle analisi filogenetiche, formano un clade moderatamente supportato.
Le seguenti sono sinapomorfie relative a tutta la sottofamiglie (Pooideae):
- la fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli;
- le spighette sono compresse lateralmente;
- i margini embrionali della foglia non si sovrappongono;
- l'embrione è privo della fessura scutellare.
Le sinapomorfie relative alla tribù sono:
- l'ilo è puntiforme;
- nell'endosperma sono presenti dei lipidi.
La seguente sinapomorfia è invece specifica per la sottotribù di questa voce:
- Airopsis: le spighette sono quasi sferiche, con 2 fiori.
Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù è 2n = 8 per Airopsis e 2n = 10, 14 e 28 per Briza.
Specie della flora italiana
Nella flora spontanea italiana sono presenti i seguenti generi di questo gruppo:
- Airopsis con 1 specie.
- Briza con 3 specie.
Note
Bibliografia
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Brizinae
- Wikispecies contiene informazioni su Brizinae




